FiloRoccella 2014 su “Potere e politica”

di Alessandra Scali

di Alessandra Scali

Condivido un pezzo sulla quinta edizione della Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia “Giorgio Colli” di Roccella Jonica che Daniela Ielasi ha gentilmente ospitato sul numero di maggio del periodico indipendente “Fatti al cubo”. 

L’uomo giunto alla fine della storia revoca in questione la propria natura, a cominciare dalla predisposizione ad agire da animale politico. Questo vuole l’ideologia postmoderna col suo adagio sulla

compiuta realizzazione dell’opera dell’uomo in ogni ambito dell’esperienza. Tuttavia, la fine di un paradigma non coincide con il ritirarsi del mondo tutto intero. Altre forme di vita possono essere concepite. Una fine, dai caratteri decisi, è attribuita alla politica, nella misura in cui essa ha cessato di essere il luogo deputato alla sovranità. Continua a leggere

L’enfant sauvage

renziA destra e a sinistra vi è un sostanziale accordo nell’attribuire a Matteo Renzi il ruolo di vincitore assoluto sul ring della politica italiana all’indomani della collocazione di Silvio Berlusconi lontano dal centro del quadrato. La scalata al potere si è concretizzata a ritmo futurista, mietendo vittime fra gli avversarsi e concludendosi col tragicomico fratricidio di Enrico Letta. Continua a leggere

Le nuove geometrie della politica

locandina_melicaSecondo appuntamento con gli incontri pomeridiani nell’ambito della Scuola di Alta Formazione in Filosofia “Mario Alcaro”. Il nesso “Filosofia e cittadinanza”, che costituisce il tema portante dell’edizione 2014 della Scuola, sarà declinato da Claudia Melica (Università “La Sapienza” di Roma) attraverso un contributo dal titolo “Trasformazioni dello spazio pubblico. Dall’antica alla nuova agorà”. Continua a leggere

Comunicazione e potere secondo Li Vigni (IISF)

locandina_li_vigniFiorinda Li Vigni è coordinatrice della Scuola di Roma, l’annuale rassegna organizzata dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Nel 2012 il tema proposto fu “Linguaggio e potere” e proprio la studiosa italiana aprì il ciclo dei seminari con un’analisi dell’intreccio linguistico-politico a partire dalla sofistica greca. Li Vigni torna sull’argomento caro alle sue ricerche partecipando al primo dei dibattiti pubblici nell’ambito della Scuola di Alta Formazione in Filosofia “Mario Alcaro” di Roccella Jonica. Proporrà una ricostruzione del rapporto fra comunicazione e potere sfruttando alcuni degli attrezzi teorici della storia del pensiero e registrando le nuove forme con cui tale intreccio si mostra nell’epoca contemporanea. Un’occasione per chi ha a cuore le trasformazioni degli equilibri fra il potere mediatico e quello politico, compresi quindi non solo gli esperti del settore ma anche ogni cittadino interessato.

Filosofia e cittadinanza al liceo

La coordinatrice Alessandra Mallamo e il direttore Giuseppe Cantarano (Unical)

La coordinatrice Alessandra Mallamo e il direttore Giuseppe Cantarano (Unical)

SCUOLA di ALTA FORMAZIONE in FILOSOFIA “Mario Alcaro”
II edizione febbraio-maggio 2014
Organizzata da
Scholé
in collaborazione con
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Centro per la Filosofia Italiana
Liceo Classico “Ivo Oliveti” Locri
Liceo Scientifico “P. Mazzone” Roccella – Gioiosa Jonica
Liceo Scientifico “Zaleuco” Locri Continua a leggere

Sud e letteratura/2

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Questa recensione del libro di Giorgio Bocca “Aspra Calabria” è apparsa sul quotidiano di informazione regionale “Calabria Ora” nel 2012 e s’intitolava: “Aspettando il Messia. Bocca e il mistero del paradiso perduto: «Dov’è finita Locri fiore d’Italia?»”.

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Sud e letteratura/1

Su il manifesto del 18 novembre 2013 Franco Arminio scrive un articolo dal titolo “C’è una questione meridionale anche in libreria”. Volendo così prendere posizione contro la letteratura sul meridione prodotta da chi il meridione non lo vive ma lo osserva distrattamente da lontano. La conclusione cui giunge l’autore ridetermina il rapporto fra parole e potere, assegnando al linguaggio il compito di indirizzare la politica:

Il Sud raccontato male alla fine è facile

che sia governato male.

Nei successivi post pubblico le recensioni a due libri sul Sud: il primo è “Aspra Calabria” dell’antitaliano Giorgio Bocca e il secondo è “Il grande Otto” del giornalista catanzarese Bruno Gemelli. Due volumi diversi, realizzati in tempi lontani da due persone distanti per carattere ed esperienze, nei quali però vorrei rintracciare una medesima tensione al bene.

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Silvio e lo spirito del tempo

silvio-berlusconi-telefonoIl motivo per cui Silvio Berlusconi non è stato mai battuto sul piano della competizione politica è lo stesso che lo ha fatto condannare ieri, in primo grado, a sette anni di carcere e all’interdizione perpetua. Lui incarna quello che in tedesco si chiama lo ‘zeitgeist’. Di più: il cittadino Berlusconi è stato così abile a entrare in costellazione con lo spirito del tempo da annichilirlo, se l’è mangiato, è diventato lui stesso quello spirito. Da qui, il ritardo degli avversari che non sono mai riusciti ad aggiornarsi in anima e corpo (eccezion fatta per le due, sporadiche, vittorie di Prodi nel ’96 e poi nel 2006) e l’attenzione degli inquirenti attratti dall’ormai ordinaria insubordinazione alle regole che, per carità, è la norma per chi s’identifica con lo zeitgeist. Continua a leggere

L’iride sopra Santiago

arcobalenoIl film è già bello sulla soglia e poi ancora prima della fine quando Pablo Larrain mostra i titoli di testa e di coda sfogliati su pagine sporcate di vecchiaia. Il giallognolo colora tutta la pellicola che si sviluppa sul tenore di un noir politico e che mescola insieme immagini di repertorio di venticinque anni fa e scene girate con camere dell’epoca, senza soluzione di continuità fra realtà e immaginario. È il Cile del 1988. Il generale Augusto Pinochet indice il referendum che lo detronizzerà. In No – I giorni dell’arcobaleno sono due gli elementi decisivi fin da subito rilevabili nel titolo ma non del tutto evidenti e dispiegati nel loro carico simbolico. Il primo è la chance, finalmente da cogliere, di negare il regime militare e di re-instaurare un governo democraticamente eletto. Il secondo è l’arco policromo preso a logotipo dagli oppositori per sponsorizzare il fronte del No. Ecco l’Iride sopra Santiago. Continua a leggere

Game over…

Dal finale del film di Nanni Moretti

Dal finale del film di Nanni Moretti

Il ritornello che va per la maggiore dentro i partiti e sui media è che la giustizia eliminerà il Caimano. Sarà una o più d’una sentenza passata in giudicato a decretare la fine dei giochi per il protagonista del romanzo italiano dell’ultimo ventennio. Perderà a causa delle «Mani dei pm sul parlamento». Il virgolettato è sì il titolo di prima pagina del Giornale di oggi, ma compendia un esprit che pervade il detto e anche il non detto di coloro che si dicono avversari del Cav. Game over? È davvero da ipocriti ritenere di averlo battuto perché un tribunale, in coerenza con l’argomentazione accusatoria, lo interdice dai pubblici uffici. Questa non è politica. Continua a leggere